Gli interventi ammessi dovranno prevedere un miglioramento rispetto alle condizioni minime di Legge in materia di salute e sicurezza sul lavoro, che devono essere comunque garantite dal soggetto richiedente il finanziamento.
Gli interventi previsti coinvolgono cinque aree diverse:
a) adozione di modelli organizzativi e di responsabilità sociale;
b) riduzione del rischio dovuto alla movimentazione manuale dei carichi;
c) bonifica da materiali contenenti amianto;
d) progetti per micro e piccole imprese operanti nei settori del legno e della ceramica, con i seguenti codici ATECO:
C 16.1 Taglio e piallatura del legno
C 16.23 Fabbricazione di altri prodotti di carpenteria in legno e falegnameria per l'edilizia
C 16.21 Fabbricazione di fogli da impiallacciatura e di pannelli a base di legno
C 16.24 Fabbricazione di imballaggi in legno
C 16.29 Fabbricazione di altri prodotti in legno, sughero, paglia e materiali da intreccio
C 16.22 Fabbricazione di pavimenti in parquet assemblato
C 23.32 Fabbricazione di mattoni, tegole ed altri prodotti per l’edilizia in terracotta
C 23.2 Fabbricazione di prodotti refrattari
C 23.49 Fabbricazione di altri prodotti in ceramica
C 23.31 Fabbricazione di piastrelle in ceramica per pavimenti e rivestimenti
C 23.41 Fabbricazione di prodotti in ceramica per usi domestici e ornamentali
C 23.42 Fabbricazione di articoli sanitari in ceramica
C 23.43 Fabbricazione di isolatori e di pezzi isolanti in ceramica
C 23.44 Fabbricazione di altri prodotti in ceramica per uso tecnico e industriale
e) progetti per micro e piccole imprese operanti nel settore dell’agricoltura primaria.
Da un punto di vista generale, i soggetti beneficiari dell’intervento sono le imprese, anche individuali.
Quest'anno, per la prima volta, è previsto un meccanismo di recupero delle somme stanziate e non utilizzate, da realizzarsi mediante due distinte operazioni, in due diversi momenti del procedimento: la prima si sostanzia in una redistribuzione, a ridosso della conclusione del “click-day”, concernente le somme residue per mancanza di progetti in altri ambiti regionali (nello stessa linea di finanziamento).
La seconda è una redistribuzione di somme recuperate da imprese ammesse al finanziamento che non hanno, tuttavia, inviato la documentazione richiesta nei termini: gli importi andranno alle imprese non ammesse seguendo l’ordine cronologico.
Informazioni
Ufficio Prevenzione Infortuni
Enrico Taponecco, tel. 0187.286632, sicurart@confartigianato.laspezia.it
Luca Mafrici, tel. 0187.286649, servizi@confartigianato.laspezia.it