Centri estetici, le verifiche sull'impianto elettrico

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24/05/2022

Nei centri estetici, la tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori si aggiunge a quella dei clienti. Questi, a causa del loro stato e della (eventuale) presenza di elettrodi a contatto con il corpo, sono soggetti a pericoli anche quando si hanno valori dei parametri elettrici che per un essere umano in condizioni normali non rappresentano un pericolo.
E' obbligo delll’installatore, al termine della realizzazione dell’impianto, al fine di valutare la rispondenza di questo ai requisiti di sicurezza e funzionalità di cui al D.M. 37/2008, effettuare una verifica iniziale. A seguito dell’esito positivo di tale verifica, rilascia poi la dichiarazione di conformità alla regola dell’arte dell’impianto realizzato.
Per gli impianti di terra, l’omologazione si intende soddisfatta con il rilascio, da parte dell’installatore, della suddetta dichiarazione di conformità. Entro 30 giorni dalla messa in servizio dell’impianto, il datore di lavoro deve denunciare l'esistenza dell'impianto ad INAIL. Questo, una volta ricevuta la comunicazione, attribuisce una matricola all'impianto ed effettua “a campione” una verifica di conformità alla normativa vigente.

Il mantenimento nel tempo del buono stato di funzionalità dell’impianto è ottenuto per mezzo di una regolare manutenzione. Queste le prove che devono essere effettuate:
- un esame a vista approfondito: due anni;
- la misura della resistenza di isolamento: due anni (solo tramite aziende abilitate);
- la prova della continuità dei conduttori di protezione: due anni;
- la verifica del soddisfacimento delle prescrizioni per la protezione contro i contatti indiretti: due anni;
- la prova funzionale dei dispositivi di protezione differenziale e dei dispositivi di controllo: due anni;
- la prova funzionale dei dispositivi di controllo dell’isolamento: un anno (prima era sei mesi);
- il controllo, mediante esame a vista, delle tarature dei dispositivi di protezione regolabili: un anno;
- la verifica del collegamento equipotenziale supplementare: due anni;
- la prova funzionale dell’alimentazione dei servizi di sicurezza con motori a combustione:
a) la prova a vuoto: un mese;
b) la prova sotto carico per almeno 30 min: quattro mesi; 
- la prova funzionale dell’alimentazione dei servizi di sicurezza a batteria secondo le istruzioni del costruttore: sei mesi;
- la prova dell’intervento con Idn degli interruttori differenziali: un anno.

Ricordiamo che è definito Locale di gruppo 0 (CEI 64-8/710.2.5) un locale nel quale non si utilizzano apparecchi elettromedicali con parti applicate e dove la discontinuità (il guasto) dell’alimentazione non può causare rischio per la vita del paziente. 
E' invece Locale di gruppo 1 (CEI 64-8/710.2.6) un locale dove la discontinuità (il guasto) dell’alimentazione non può causare rischio per la vita del paziente e nel quale le parti applicate sono destinate a essere utilizzate nel modo seguente:
- esternamente, 
- invasivamente entro qualsiasi parte del corpo.