L’accordo economico e commerciale tra Unione Europea e Canada (CETA – Comprehensive economic and trade agreement) apre grandi ed importanti opportunità per le micro e piccole imprese italiane: nel 2016 l’Italia ha esportato in Canada prodotti per un valore di 1,2 miliardi di euro, in crescita del 6,5% rispetto al 2015.
Ma insieme ai vantaggi economici derivanti dall’abbattimento delle barriere doganali e tariffarie devono essere attentamente considerati gli aspetti di regolamentazione dei settori interessati dalla liberalizzazione degli scambi commerciali: sarà compito dell'Europa vigilare per evitare deregulation troppo veloci che possano mettere a rischio le nostre produzioni tradizionali, ad esempio, nel settore agroalimentare: il rischio è che possano circolare merci non sicure, con potenziali rischi per la salute dei consumatori.
Questo è quello che Confartigianato ha già suggerito alla Commissione Esteri del Senato, come ad esempio l’adozione di iniziative specifiche di informazione rivolte ai consumatori con lo scopo di promuovere e tutelare la genuinità e la qualità dei prodotti italiani.
Diventa indispensabile l’approvazione del Regolamento Ue sul “Made In”, nell’ambito del Pacchetto Sicurezza Generale Prodotti, per introdurre l’obbligo di indicare l’origine dei prodotti e garantirne la piena tracciabilità.