FUORI DAL CORO - Enrico Taponecco (Confartigianato): "Il crollo di Firenze non è un incidente sul lavoro. Basta demagogia sulla sicurezza e leggi sull'onda emotiva"

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22/02/2024

Tanti articoli, post, dichiarazioni in questi giorni sulla tragedia di Firenze ma Enrico Taponecco, Responsabile Ambiente e Sicurezza Confartigianato La Spezia, esperto di sicurezza con centinaia di sopralluoghi nelle aziende e migliaia di ore di formazione fatta ad imprenditori e lavoratori da oltre trent'anni non ci sta ed esce furori dal coro. "Il crollo avvenuto nel cantiere Esselunga di Firenze è una tragedia immane che spezza delle vite e lascia senza un padre, un fratello, un figlio, un amico le famiglie di questi lavoratori. Punto e basta - dichiara Taponecco - ma a quanto sinora emerso sulla stampa, questo non è un infortunio sul lavoro. E' doveroso dirlo, prendendosi la responsabilità di questa affermazione. La responsabilità di quello che è avvenuto va cercata al momento in un'altra direzione che non sia quella delle imprese che lavoravano in quel cantiere. La magistratura ovviamente farà tutti i necessari accertamenti del caso e tutte le discussioni sulle responsabilità, in questo momento, lasciano di fatto il tempo che trovano. Però se crolla una trave di cemento armato prefabbricato, progettata e costruita per sostenere certi carichi, trasportata per centinaia di chilometri, montata in cantiere, mi chiedo perché le responsabilità di quello che è accaduto debbano essere attribuite alle sole imprese in cantiere. Non si dovrebbe forse ragionare sulle caratteristiche della trave ceduta? Non si dovrebbe prima capire se c'è stato un errore di progettazione, di costruzione, di trasporto o di montaggio della trave? La prevenzione infortuni è un tema spesso sottovalutato ma allo stesso tempo per Confartigianato non deve essere fatta demagogia attribuendo responsabilità a chi non le ha, emanando Leggi sull'onda emotiva di quello che è accaduto, come già si sente da parte dei sindacati e dei politici, inasprendo le sanzioni solo per dare una risposta all'opinione pubblica. Tanto si è fatto in questi anni, dopo il Decreto 626, per migliorare la sicurezza dei lavoratori, e tanto ancora deve essere fatto. Confartigianato è sempre stata in prima linea sulla sicurezza basta vedere i corsi svolti, i seminari nelle scuole, i tavoli ai quali abbiamo partecipato, i bandi Inail vinti, i progetti sulla sicurezza nelle aziende che abbiamo promosso grazie alla Regione Liguria. Dobbiamo essere assolutamente consapevoli - conclude Taponecco - che anche un solo infortunio mortale, un numero diverso da zero in una arida statistica, è inaccettabile, è una sconfitta di tutti, società civile, Istituzioni, imprese e lavoratori. Ma è anche corretto riconoscere l'impegno profuso in questi ultimi trent'anni da parte delle imprese e soprattutto da parte dei lavoratori".