In vista una nuova Legge di riordino del comparto "benessere"

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17/07/2017

All'esame del Parlamento le regole per l'arrivo sul mercato di professionisti della bellezza: centri estetici ma anche tatuatori, piercer, onicotecnici (specializzati nella cura delle unghie), truccatori: "i requisiti professionali devono essere uguali in tutta Italia e per tutte le nuove specializzazioni" - afferma Antonella Simone, responsabile del settore Benessere - "Questa è stata la richiesta di Confartigianato Estetica, intervenuta nei giorni scorsi in audizione alla commissione Attività Produttive della Camera".

A livello nazionale, nel settore operano 44.171 imprese, il 74,5% artigiane; di queste, 35.459 sono istituti di bellezza, 1.650 manicure e pedicure, 3.765 centri benessere e 3.297 attività di tatuaggio e piercing.
"Per regolamentare il settore non basta il restyling di una normativa che ha 26 anni. E necessaria invece una riforma che garantisca la professionalità, combatta abusivismo ed attività irregolari nonché tuteli la sicurezza dei consumatori" - aggiunge Antonella Simone - "L'articolato dovrà fare inoltre ordine tra le norme eterogenee applicate a livello regionale sui percorsi formativi per l'abilitazione professionale degli imprenditori e la qualificazione dei dipendenti. Ora ci sono molte differenze tra territori. Ed inoltre - Precisa Simone - vanno previste sanzioni più severe per chi svolge queste professioni senza qualifica e senza la formazione professionale previste dalla norma".

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