CONFERENZA-DIBATTITO CON FEDERICO RAMPINI

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13/05/2011

Capire il mondo, pensare agli scenari futuri, collocare le imprese italiane in un'ottica internazionale questi gli obiettivi dell’incontro organizzato dalla Confartigianato della Spezia con Federico Rampini. Un'ora e mezza di dibattito nel salone di Teleliguriasud introdotto da Alfredo Toti, Presidente di Confartigianato e moderato da Nicola Carozza, responsabile sindacale dell'Associazione. Nel corso dell'incontro-dibattito è stato presentato il libro edito da Mondatori: 'Occidente estremo. Il nostro futuro tra l'ascesa dell'impero cinese e il declino della potenza americana'. Federico Rampini, giornalista, già vicedirettore del ‘Sole 24 Ore’, è corrispondente di ‘Repubblica’ da New York. Le sue esperienze di vita e la sua conoscenza del mondo americano e cinese aprono uno spaccato sull'economia mondiale e sulle sfide della contemporaneità. Ciò che stupisce dell'analisi articolata e attenta di Rampini è la situazione americana, una decadenza antropologica che si rispecchia nelle infrastrutture e nei servizi. Due mondi a due velocità che si evidenziano nel passaggio tra l'aeroporto decadente di New York a quello di Pechino realizzato dall'architetto Norman Foster. L'America non investe nelle infrastrutture da decenni, metropolitane, strade sconnesse e piene di buchi, reti energetiche oramai vetuste. La Cina rappresenta la nuova competitività, un paese dalle enormi potenzialità economiche che oramai primeggia su tutti i fronti. Nonostante un sistema politico chiuso, una forte censura di internet e un controllo poliziesco dei dissidenti. Fatta salva la libertà politica la Cina cresce, con una classe dirigente competente, studenti modello che frequentano le università di tutto il mondo e una classe media sempre più ricca desiderosa di viaggiare, spendere e investire. Federico Rampini ha insegnato alla Barkeley University in California e alla Shanghai University, ha scritto numerosi saggi sull’Oriente, sull’economia indiana e cinese, resterà in Italia solo una settimana e andrà al salone del libro di Torino.

Non ci sono solo zone grigie che appannano il sogno americano. Gli Stati Uniti rimangono il più grande incubatore di novità e idee. Basti pensare ai laboratori della Pixar nei disegni animati, alle tecnologia come iPod, iPhone, iPad che trasforma invenzioni esistenti in oggetti di design, alla conversione di alcuni megagglomerati urbani in laboratori della Green Economy (isole pedonali, agricoltura urbana, Lifestyle Center, ecc), al business internazionale delle università americane, oramai multinazionali dell’istruzione. Questa è l'altra America, dove lo stesso Rampini ama vivere. Con una capace politica per l'immigrazione e favorendo l'integrazione gli Usa cresceranno di oltre 100 milioni di persone nei prossimi anni, mentre la Cina con la 'politica del figlio unico' rischia un invecchiamento precoce della popolazione e l'Europa di diventare un continente-ospizio per ultrasessantacinquenni. Tante altre curiosità sono emerse nel corso del vivace dibattito. La penetrazione di Wall Street da parte di Wu Bin direttore generale della Banca della Cina (ICBC), la crescente acquisizione del debito pubblico americano, la penetrazione azionaria cinese in Coca-Cola, Motorola, Johnson & Johnson, Visa, ecc. La competizione globale si può vincere con la democrazia, i diritti, l'innovazione e le Associazioni – secondo Rampini – possono svolgere un ruolo essenziale. La Confartigianato spezzina con questo importante incontro sulle sfide globali ha dato il via ad una serie di appuntamenti culturali rivolti alle imprese e alla città per contribuire al dibattito sui grandi temi sociali, politici ed economici della contemporaneità.  

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