INAIL: rischi e sicurezza nel settore marittimo-portuale

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12/06/2018
Con la pubblicazione  da parte di INAIL del documento “Gli infortuni dei lavoratori del mare” viene analizzato il profilo di rischio del settore con unaparticolare evidenza delle cause e delle dinamiche infortunistiche del Sistema di sorveglianza nazionale Infor.Mo.

La pubblicazione riporta alcuni dei rischi specifici: le vibrazioni ed il forte rumore delle macchine, soprattutto a bordo dei pescherecci, che possono provocare ipoacusia in varia misura e disturbi osteoarticolari e muscolo-scheletrici; l’esposizione prolungata a particolari condizioni climatiche (temperatura, umidità, vento); gli orari di lavoro irregolari a bordo delle navi e le esigenze dell’ambiente operativo che spesso superano la capacità dei lavoratori di fare loro fronte (o di controllarle) e che possono comportare disturbi di carattere psicosociale, in particolare stress, e un abuso correlato di alcool e tabacco o consumo di droghe; il rischio correlato all’esposizione a radiazioni solari, più elevato in mare che sulla terra, a causa del riflesso della luce del sole (raggi UV) senza ostacoli; le specifiche attività svolte a bordo delle imbarcazioni, come ad esempio la movimentazione dei carichi pesanti (a mano o con altre parti del corpo) ed i movimenti ripetitivi degli arti superiori, che possono essere causa di disturbi all’apparato muscolo-scheletrico.

Al di là dai rischi specifici connessi alle numerose mansioni lavorative, vi sono anche alcuni rischi trasversali a cui sono esposti sia i lavoratori che i passeggeri, quali ad esempio: collisione, naufragio e incendio. Infine molti studi hanno dimostrato anche l’esistenza di vari fattori potenziali di rischio di malattie professionali, legati alle caratteristiche dell’ambiente, all’organizzazione del lavoro e alle procedure specifiche in atto.

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