Ci sono tre parlamentari che si sono persi.
E nessuno riesce a trovarli.
Funziona così: nonostante siano passati quattro mesi e quattro giorni dalla data delle elezioni, né la Camera dei Deputati, né il Senato della Repubblica hanno ancora provveduto a costituire le rispettive giunte delle elezioni, organi indispensabili per verificare i requisiti di eleggibilità dei rispettivi membri.
Quindi, anche quando viene a mancare per qualsiasi motivo un deputato o un senatore, non si sa chi metterci e il posto resta vacante.
È successo, come abbiamo raccontato in un precedente "Accettate il Consiglio", alla Camera con il leghista Massimiliano Fedriga, eletto presidente del Friuli-Venezia Giulia e quindi dimessosi per incompatibilità, e ora anche con un'altra leghista: Claudia Maria Terzi.
Anche lei ha salutato la compagnia dopo la nomina ad assessore regionale lombardo, carica incompatibile anch'essa con quella di deputato.
Ma anche lei non è stata sostituita e quindi il gruppo Lega di Montecitorio in questo momento ha due posti vacanti. I sostituti sanno che diventeranno parlamentari, ma non sanno quando.
Al Senato la vicenda è ancor più surreale.
Il MoVimento Cinque Stelle, infatti, in Sicilia ha fatto il pienissimo di senatori, eleggendo un rappresentante in più di quelli che erano i candidati, e ora si deve decidere dove andare a prendere l'eletto pentastellato che ancora non c'è.
Ma deve deciderlo la giunta per le elezioni, che nemmeno lei c'è.
E quindi il Senato resta senza un senatore, vero e proprio fantasma di Palazzo Madama.
Morale della favola: non c'è Rosatellum senza spine.