Sei stato un lavoratore precoce? Lo sai che potresti avere i requisiti per la pensione anticipata

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03/07/2017

Il Patronato Inapa Confartigianato comunica che finalmente i lavoratori “precoci” appartenenti al sistema previdenziale retributivo (iscritti ad una forma di previdenza obbligatoria prima del 1/1/1996), possono andare in pensione con requisiti ridotti. E' stata pubblicata l'attesa circolare dell’INPS n. 99 che ha fornito istruzioni in merito all’applicazione delle suddette disposizioni.

Chi sono i lavoratori precoci? Sono quei lavoratori che possono far valere almeno 12 mesi di lavoro effettivo prima del compimento del 19° anno di età. A tale fine sono utili anche i periodi di lavoro all’estero riscattati ed i periodi riscattati per omissioni contributive.

Qual è il requisito contributivo? Potranno avere liquidata la pensione anticipata, indipendentemente dall’età, al raggiungimento dei 41 anni di contribuzione (sia uomini che donne). Per gli anni 2017 e 2018 l’anticipo massimo potrà essere pari a 10 mesi per le donne e di 1 anno e 10 mesi per gli uomini.

Servono altri requisiti? Non basta essere un “precoce” e aver maturato 41 anni di contribuzione, è necessario rientrare in una delle seguenti categorie: a) essere in stato di disoccupazione involontaria ed avere concluso integralmente la prestazione per la disoccupazione spettante da almeno tre mesi; b) assistere, al momento della richiesta e da almeno sei mesi, il coniuge o un parente di primo grado convivente con handicap in situazione di gravità; c) avere una riduzione della capacità lavorativa, accertata dalle competenti commissioni per il riconoscimento dell’invalidità civile, superiore o uguale al 74%; d) essere lavoratori dipendenti occupati nelle professioni “gravose” (indicate all’allegato E della legge di stabilità) da almeno sei anni in via continuativa o nelle attività lavorative per le quali è richiesto un impegno tale da rendere particolarmente difficoltoso e rischioso il loro svolgimento in modo continuativo; e) essere lavoratori addetti a lavorazioni usuranti di cui all’articolo 1, commi 1, 2 e 3, del dlgs 67/2011.

Quali sono le attività “gravose”? Sono stabilite dalla Legge di stabilità 2017: Operai dell’industria estrattiva, dell’edilizia e della manutenzione degli edifici; Conduttori di gru o di macchinari mobili per la perforazione nelle costruzioni; Conciatori di pelli e di pellicce; Conduttori di convogli ferroviari e personale viaggiante; Conduttori di mezzi pesanti e camion; Personale delle professioni sanitarie infermieristiche ed ostetriche ospedaliere con lavoro organizzato in turni; Addetti all’assistenza personale di persone in condizioni di non autosufficienza; Insegnanti della scuola dell’infanzia e educatori degli asili nido; Facchini, addetti allo spostamento merci ed assimilati; Personale non qualificato addetto ai servizi di pulizia; Operatori ecologici e altri raccoglitori e separatori di rifiuti.

Quando fare domanda?
I soggetti che si trovino o che potrebbero venire a trovarsi nel corso dell’anno nelle condizioni previste devono presentare domanda di verifica delle condizioni entro il 1° marzo di ciascun anno; per il solo anno 2017, atteso il ritardo con il quale è stato emanato il regolamento le domande possono essere inoltrate entro il 15 luglio. In ogni caso – vale a dire per il 2017 e per gli anni successivi - le domande possono essere inoltrate dopo i termini previsti ma non oltre il 30 novembre di ciascun anno.

Per informazioni e appuntamenti è possibile chiamare il Patronato INAPA, tel. 0187.286624-68 oppure mandare una e-mail: inapa@confartigianato.laspezia.it
 

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