A quale impresa non è mai capitato di ricevere un bollettino di pagamento con scritto, in evidenza "Registro telematico imprese" oppure "Camera di commercio industria artigianato agricoltura" e con l'invito al pagamento di una cifra di quasi 400 euro?
Il primo pensiero è che si tratti di un vero e proprio obbligo ma in realtà è una truffa, una delle tante che da un decennio a questa parte colpisce soprattutto le micro-imprese e contro le quali continua a intervenire l'Antitrust che di recente, per esempio, è intervenuta sanzionando alcuni mittenti che avevano spedito a diverse aziende dei bollettini postali pre-compilati con riportate diciture che facevano pensare ad un pagamento dovuto nei confronti di un ente pubblico.
Quali i segnali che devono insospettire?
Mittente e tipo di servizio offerto non chiari; presenza di errori grammaticali; blocchi di testo scritti in maniera minuta e con clausole incomprensibili.
Recuperare i soldi versati è molto difficile perché le società-truffa hanno di solito sede all'estero o aprono e chiudono cambiando continuamente nome.