Auto elettriche: in aumento le officine specializzate

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01/12/2018

Anche se dalla Legge di Bilancio sono spariti gli incentivi, cresce un sistema che accompagna la nuova mobilità ecologica. Sergio Marchionne, in uno degli ultimi interventi pubblici, aveva abbandonato il suo scetticismo in materia, lanciandosi in una previsione che sa di profezia: "Entro il 2025 oltre la metà delle auto saranno ibride o elettriche".

La diffusione del trasporto elettrico non dipende dalle caratteristiche tecnologiche dei veicoli: non è tanto una questione di batterie, di autonomia su strada, di prestazioni o di costi della singola vettura. Il successo di una tecnologia dipende dal sistema che le ruota attorno. 
È stato così per l'auto con il motore a scoppio e Ford, Rockefeller e gli altri padri di quel modello di trasporto capirono che per vendere automobili ed il petrolio che le alimentava, era necessario creare un'infrastruttura complessa, fatta di strade asfaltate, stazioni di rifornimento e parcheggi, costruendo città a misura di automobile: vie larghe, piazze, centri commerciali fuori dalle città, ed anche agire sull'immaginario delle persone con il miraggio delle vacanze in località lontane. In questa complessa architettura sociale, un posto rilevante lo aveva l'assistenza tecnica: l'autoriparatore, o più familiarmente il meccanico, è diventata una figura chiave per lo sviluppo della civiltà dell'auto.

Se una tecnologia è in grado di determinare la nascita di intere filiere di nuove professioni, questa è la prova del suo successo. Il meccanico del futuro dovrà avere più competenze di quello del passato, capirà di motori, ma anche di informatica, di circuiti elettrici ed elettronici, sarà cioè un tecnico al passo con i tempi.

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