Le istituzioni locali, i Presidenti delle Province di Trento Fugatti e Bolzano Kompatscher, facciano squadra col Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Toninelli ed il Governo centrale e, seguendo l’esempio delle parti sociali, sostengano con forza in tutte le sedi la contrarietà dell’Italia alle misure unilaterali di divieto imposte dall’Austria. L’Italia tutta sia unita, con un’unica voce, nei confronti dell’Austria, che celandosi dietro ragioni di carattere ambientale, sta arrecando danni enormi all’economia italiana.
“La categoria dell’autotrasporto merci insieme al mondo della manifattura e della produzione italiane, impegnate ogni giorno al massimo delle loro capacità per aumentare il trasferimento delle merci, hanno bisogno di certezze e garanzie di transito per continuare ad essere la forza propulsiva in grado di muovere l’economia nazionale, l’export e dunque accrescere il Prodotto Interno Lordo del Paese”. Questo il commento del Presidente di Confartigianato Trasporti Amedeo Genedani. L’Austria, in particolare il Land del Tirolo, ha approntato un piano di misure restrittive, di fatto limitando in maniera scientifica il traffico dei Tir, ma solo di quelli in transito. E’ abbastanza comprensibile il duro colpo che viene sferrato alla nostra economia.
E’ noto, infatti, come anche l’attuale capacità di trasporto ferroviario su quella direttrice sia limitata e comunque già satura. Grande è il movimento di coalizione che si sta creando nel Paese attorno alla necessità di difendere (in questo caso sì un interesse nazionale) la legittima esigenza di far muovere merci e persone attraverso il Brennero, l’unico vero sbocco che ci collega con l’Europa del Nord (da cui passa il 70% dell’interscambio commerciale italiano).
Confartigianato Trasporti, a sostegno di questa tesi, invoca urgentemente una svolta ed il coinvolgimento della Conferenza Stato-Regioni. Si ritiene utile sottolineare che la Conferenza opera nell’ambito della comunità nazionale per favorire la cooperazione tra l’attività dello Stato e quella di Regioni e Province Autonome, costituendo la “sede privilegiata” della negoziazione politica tra le Amministrazioni centrali e il sistema delle autonomie regionali. L’elemento più importante delle scelte che reciprocamente assumono il Governo o la singola Regione, è la capacità di “governare” ciò che chiamiamo “territorio”.
Le popolazioni delle Regioni ubicate nell’area settentrionale del Paese hanno preso coscienza dei ritardi accumulati negli ultimi quattro anni nella realizzazione delle opere relative all’asse ferroviario ed autostradale Autobrennero (A22), che hanno prodotto un danno rilevante al sistema delle infrastrutture viarie del Paese? Tale “coscienza” deve – da subito – tradursi in progetti esecutivi ed autorizzazioni amministrative per costruire ciò che è necessario tra Verona e Bolzano.
I nuovi Presidenti delle Province autonome non possono non intervenire nella gestione della A22 di cui sono i maggiori azionisti. Per sostenere la ripresa del Paese i veicoli pesanti italiani non possono continuare a subire il divieto H24 di sorpasso ed il passaggio notturno.
“Queste due misure – afferma Genedani – non sono rivolte a diminuire gli incidenti stradali (come ampliamente dimostrato) ma appartengono ad una errata logica di penalizzazione dei veicoli pesanti, a torto considerati un pericolo per la sicurezza. Introdurre almeno il sorpasso dinamico, gestito dalla stessa A22, sarebbe un segnale di ascolto e di attenzione per una categoria purtroppo sottostimata. Per di più – conclude Genedani – occorre che la dirigenza della A22 rifletta pure sulle cause che le recenti nevicate hanno evidenziato sia in termini d’informazione che di apprestamenti di sicurezza statica e dinamica purtroppo limitati ed insufficienti".