Bonus formazione su 106 voci

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12/11/2017
Si completa il mosaico del nuovo credito d’imposta per la formazione 4.0 che il prossimo anno potrà mobilitare oltre 600 milioni di investimenti a fronte di 250 milioni di spesa: le attività formative saranno divise in tre categorie: vendita e marketing, informatica e tecniche e tecnologie di produzione.
Risaltano, tra i destinatari, i settori del commercio, della gestione del magazzino, dei servizi ai consumatori, dello stoccaggio, delle tecniche di dimostrazione, del marketing o delle ricerche di mercato. Saranno invece escluse le attività legate agli adempimenti relativi all'applicazione della normativa in materia di ambiente e di salute e sicurezza sul lavoro.

Sono ben 106 le voci che potranno essere oggetto di formazione e che quindi potranno beneficiare del credito d’imposta del 40% (fino ad un importo massimo annuale di 300mila euro). Unica condizione è che l’attività formativa sia legata ad una tecnologia o competenza 4.0 e cioè: big data ed analisi dei dati, cloud e fog computing, ciber-security, sistemi cyber-fisici, prototipazione rapida, sistemi di visualizzazione e realtà aumentata, robotica avanzata e collaborativa, interfaccia uomo macchina, manifattura addittiva, internet delle cose e delle macchine ed integrazione digitale dei processi aziendali.

Ma chi potrà erogare la formazione 4.0? Il Governo sta ancora provvedendo a definire la questione ma nell'elenco dovrebbero essere comprese società specializzate e di consulenza, le università, Its, i poli di eccellenza che aiuteranno le Pmi in industria 4.0, gli enti regionali di formazione ed anche gli stessi fornitori delle tecnologie che potrebbero affiancare al bene digitale anche l'attività di formazione. 

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