Appalti pubblici di lavori di beni culturali tutelati

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10/11/2017
Entra domani in vigore il Decreto del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo 154/2017; questi i temi principali: requisiti di qualificazione (esecutori di lavori riguardanti i beni culturali, direttori tecnici); progettazione e direzione (livelli e contenuti della progettazione, soggetti incaricati delle attività di progettazione e direzione lavori); lavori di somma urgenza; esecuzione e collaudo.

In estrema sintesi ecco i contenuti.
Vengono delimitati i settori di attività delle imprese rendendo obbligatoria l’iscrizione alla CCIAA nello specifico settore di attività. In particolare:
a) per i lavori inerenti a scavi archeologici: “scavi archeologici”;
b) per i lavori inerenti alla manutenzione e al restauro dei beni culturali mobili e di superfici decorate di beni architettonici e materiali storicizzati di beni immobili culturali: “conservazione e restauro di opere d'arte”;
c) per i lavori inerenti al restauro ed alla manutenzione di beni culturali immobili: “conservazione e  restauro di opere d'arte”;
d) per i lavori inerenti al verde storico: “parchi e giardini”.
L'idoneità tecnica è dimostrata dalla presenza di idonea direzione tecnica ed avvenuta esecuzione di lavori per un importo complessivo non inferiore al 70% dell'importo della classifica per cui è chiesta la qualificazione. Come nel passato, i certificati di esecuzione lavori devono essere accompagnati ed integrati dalla dichiarazione di buon esito rilasciata dall’autorità preposta alla tutela dei beni.
Le imprese che nell'ultimo decennio hanno avuto un numero medio di lavoratori occupati costituito da dipendenti superiore a cinque unità, l'idoneità organizzativa è dimostrata dalla presenza di specifici costi di personale oltre all’assunzione di un numero minimo di restauratori e collaboratori di restauro.
Le imprese che si attestano in più categorie di attestazione SOA devono dimostrare la capacità economico finanziaria per mezzo delle regole del Codice Appalti; chi intende attestarsi esclusivamente nelle categorie OS2-A, OS2-B e OS25 la capacità economico finanziaria è dimostrata da idonee referenze bancarie.
Sono confermati specifici requisiti per le imprese che intendono eseguire lavori fino a 150mila euro:
a) avere eseguito lavori direttamente e in proprio antecedentemente alla pubblicazione del bando o alla data dell'invito alla gara ufficiosa per un importo complessivo non inferiore a quello del contratto da stipulare;
b) avere un organico adeguato;
c) essere iscritte alla competente CCIAA.
Al Direttore tecnico si richiede l’unicità dell’incarico: per tutta la durata dell’appalto non può rivestire un incarico simile per conto di altre imprese qualificate. Per la categoria OG2 (Restauro e manutenzione dei beni immobili sottoposti a tutela) il direttore tecnico deve essere un architetto iscritto all’albo od un laureato in conservazione dei beni culturali.

Informazioni
Ufficio Edilizia, Appalti e MEPA
Luca Mafrici, tel. 0187.286649
eMAIL servizi@confartigianato.laspezia.it

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