Rete Imprese contesta all’INPS ritardi e problemi incomprensibili nella gestione dei rapporti con le imprese.

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16/09/2016

Rete Imprese Italia, l'organismo di rappresentanza unitario a cui aderiscono Confcommercio, Confartigianato, Cna e Confesercenti contesta all'INPS ritardi incomprensibili nella gestione delle cartelle esattoriali non più sopportabili dalle imprese.

Nonostante l'incontro tenutosi la scorsa primavera fra Rete Imprese Italia e i vertici dell'Inps della Spezia, nel quale sono state rappresentate le difficoltà nei rapporti con l'Istituto ed in particolare nella gestione delle cartelle esattoriali e nel rilascio del Documento sulla regolarità contributiva, siamo costretti a ritornare sull'argomento che non riguarda una segnalazione isolata, ma un problema generalizzato che coinvolge le imprese da noi rappresentate. Non è più possibile accettare che pratiche legate a cartelle e notifiche nelle quali vengono contestate anomalie contributive, apparentemente sistemate con la collaborazione indispensabile dei dipendenti dell'ente, si ripresentino dopo pochi mesi con gli stessi errori.

Tutto questo conseguenza del fatto che fra i vari problemi dell'Istituto di Previdenza pare ci sia anche quello di "non riuscire a chiudere le pratiche che vengono sospese". Da qui le conseguenze negative che Rete Imprese contesta da tempo, causa di danni per tutti: dai dipendenti INPS costretti a fare del lavoro doppio e inutile, alle imprese costrette a perdere tempo e denaro dietro a delle vere e proprie assurdità burocratiche. E quindi alla crisi economica, si aggiunge la pesantezza di un sistema burocratico autoreferenziale che, in preda ad un corto circuito, rende sempre più complicata e difficile la vita delle imprese, altro che impresa in un giorno e digitalizzazione delle pratiche!

Ci chiediamo quando e quali soluzioni saranno adottate da parte dell’INPS per risolvere una volta per tutte i problemi che Rete Imprese denuncia da tempo. Non possiamo accettare che il nostro paese più che sul lavoro, sia sempre più una Repubblica fondata sulla burocrazia, male tutto italico che ci fa perdere ogni anno due punti percentuali del nostro prodotto interno lordo. La sburocratizzazione per far ripartire il lavoro e di conseguenza il Paese deve essere un obiettivo concreto per tutti.