Disegno di Legge “Collegato agricoltura”, introdotte nuove norme anche per la birra artigianale

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01/08/2016

Approvato in via definitiva il 6 luglio scorso e di prossima pubblicazione in Gazzetta Ufficiale il Disegno di Legge cosiddetto  Collegato agricoltura, finalizzato ad innovare e sviluppare un settore cardine per l'economia italiana.

I principali aspetti intorno ai quali ruota il provvedimento sono la semplificazione, la tutela del reddito, il ricambio generazionale e l’organizzazione e vengono normate anche alcune filiere tra le quali, per la prima volta, la birra artigianale.

Per quest’ultimo settore sono state introdotte le definizioni di birra artigianale e di birrificio indipendente.

La “Birra Artigianale” viene individuata come "birra prodotta da piccoli birrifici indipendenti e non sottoposta, durante la fase di produzione, a processi di pastorizzazione e di microfiltrazione".

Mentre per “piccolo birrificio indipendente” viene inteso “un birrificio che sia legalmente ed economicamente indipendente da qualsiasi altro birrificio, che utilizzi impianti fisicamente distinti da quelli di qualsiasi altro birrificio, che non operi sotto licenza di utilizzo dei diritti di proprietà immateriale altrui e la cui produzione annua non superi 200.000 ettolitri, includendo in questo quantitativo le quantità di birra prodotte per conto di terzi”.

In linea con le norme sulla birra viene previsto l'obiettivo di favorire lo sviluppo della filiera del luppolo in Italia anche attraverso “il finanziamento di progetti di ricerca e sviluppo per la produzione e per i processi di prima trasformazione del luppolo, per la ricostituzione del patrimonio genetico del luppolo e per l’individuazione di corretti processi di meccanizzazione”.

In sede di audizione parlamentare Confartigianato ha avanzato proposte soprattutto riguardo la definizione della birra artigianale,che consentissero di delineare le caratteristiche uniche del prodotto artigianale che lo contraddistinguono rispetto al prodotto analogo dell’industria, ma che non possono essere circoscritte solo all’aspetto dell’assenza dei trattamenti di pastorizzazione e microfiltrazione, come recita la norma.

Inoltre sono state evidenziate alcune necessità del settore,quali l’ottenimento di agevolazioni per i piccoli produttori in materia di accise ed una semplificazione burocratica degli adempimenti non solo per l’accertamento delle accise, ma anche delle procedure per l’avvio dell’impresa.

Sono stati accolti alcuni ordini del giorno a recepimento delle proposte di Confartigianato che impegnano il Governo a:

- modificare ulteriormente la norma sulla birra artigianale prevedendo:

–   la definizione di «birra artigianale» quale prodotto ottenuto nei microbirrifici conl’impiego di materieprime genuine,selezionate,dosate e miscelate direttamente dal birraio secondo la propria originalità e creatività, e mediante un procedimento di produzione discontinuo ove l’intervento diretto del birraio risulti prevalente rispetto all’utilizzo di tecnologie automatizzate;

la definizione di«piccolo birrificio indipendente» o «microbirrificio»;

- ridurre l’accisa per i microbirrifici, applicata in base all’ammontare di produzione effettuata ogni anno, con sconti proporzionalmente maggiori per i piccoli produttori in base al decrescere delle quantità prodotte annualmente;

- ridefinire il sistema di accertamento semplificato della birra previsto per i microbirrifici, prevedendo che la tassazione venga applicata sul prodotto finito;

·     prevedere una semplificazione documentale degli adempimenti previsti;

·      assicurare adeguati parametri di controllo, in particolare nei casi ambigui di realtà che decidono di optare anche per uno solo dei trattamenti (pastorizzazione o microfiltrazione) previsti come caratterizzanti dal provvedimento.

 

In allegato è disponibil il testo completo del provvedimento e anche una breve nota sulle Principali novità che il documento introduce in merito alla semplificazione, alla tutela del reddito, al ricambio generazionale e alll’organizzazione.

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