Rete Imprese Italia contro la chiusura dell'Agenzia delle Entrate a Sarzana

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19/07/2016

SARZANA - Nuovo allarme di tagli nei servizi in Val di Magra, dopo la chiusura del Tribunale ed il ridimensionamento dell'Inps. Torna infatti lo spettro della soppressione della sede dell'Agenzia delle Entrate a Sarzana che si trova oggi in piazza monsignor Ricchetti, nelle immediate vicinanze del centro storico.

Rete Imprese Italia, organismo di rappresentanza che vede, insieme commercianti, artigiani e piccole imprese aderenti a Confcommercio, Confartigianato, Cna, Confesercenti si schiera a favore della sede sarzanese dell'Agenzia delle Entrate che rischia di essere nuovamente inclusa nella procedura di razionalizzazione delle spese che potrebbe portare alla chiusura definitiva della stessa e all’accentramento nella sede della Spezia.

L’ipotesi di una chiusura dell’ufficio ha già creato qualche malumore in considerazione del fatto che tale ufficio offre servizi a associazioni, commercialisti, imprese, pensionati, lavoratori, liberi professionisti, non solo della città di Sarzana ma di Ameglia, Arcola, Castelnuovo Magra, Ortonovo, Santo Stefano di Magra e Vezzano Ligure.

“Esprimiamo viva preoccupazione per le sorti della sede dell'Agenzia delle Entrate di Sarzana coinvolta in una procedura di razionalizzazione da parte dell’ufficio centrale che potrebbe portare anche alla chiusura della stessa” spiega in merito Bernardo Vincenti per Rete Imprese Italia, “con un bacino di utenza di quasi 60.000 abitanti, questo ennesimo taglio ci appare alquanto incomprensibile e ciò, anche a seguito della chiusura del Tribunale e al drastico depotenziamento dell’Inps, costituirebbe l’ennesima colpo alla Val di Magra”.

Rete Imprese Italia rivolge, inoltre, lo stesso appello, a tutte le forze politiche, al mondo delle associazioni e alla società civile della città, al fine di tenere alta l’attenzione sul problema”. I costi della sede a quanto ci risulta dovrebbero essere solo quelli del personale perchè gli uffici sono stati messi in disponibilità dal Comune proprio per mantenere operativi gli uffici.