Continua a calare il credito verso le imprese artigiane di Imperia. Meini “situazione non facile"

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13/08/2015

L'ultima analisi dell'Ufficio studi della Confartigianato sul credito alle imprese artigiane, fotografa una situazione non certo facile per la provincia di Imperia sotto questo aspetto. La politica monetaria espansiva sta proseguendo nell’azione di riduzione dei tassi di interesse, ma nel contempo persiste la diminuzione dei prestiti alle imprese. Tra giugno 2011 e marzo 2015 risultano infatti decimati i prestiti alle imprese in seguito ai quali permangono critiche le condizioni sul mercato del credito all’artigianato. L’analisi di questo segmento del mercato del credito, resa possibile grazie alla collaborazione con Artigiancassa, ha registrato a marzo a livello nazionale prestiti per 46.797 milioni di euro, con un calo del 5,0% nell’ultimo anno (con una diminuzione in un solo anno di 2.443 milioni).

Il calo dei prestiti all’artigianato prosegue da due anni ed a marzo 2015 si è osservata un'accelerazione del fenomeno rispetto all'anno precedente. E' ampiamente diffusa la flessione tendenziale dei prestiti in quasi tutte le province italiane, ma in quella di Imperia il calo è stato più sensibile della media nazionale e di quella regionale. Nell'imperiese la flessione è stata infatti pari al 7,5%, due punti e mezzo percentuale superiore a quella italiana e tre a quella ligure (4,5%). In questo contesto l'estremo ponente ligure si pone nella posizione più debole rispetto alle altre tre province liguri. Il calo a Savona è stato infatti del 5%, a la Spezia del 5,9% e a Genova del 3%. Nella nostra provincia i prestiti all'artigianato sono stati 151 milioni di euro, collocando l'imperiese all'81esimo posto in Italia (in testa c'è la provincia di Brescia con 2.023 milioni di euro).

La flessione è diffusa in tutte le regioni, con una sostanziale stabilità solo in Valle d’Aosta (+0,1%) e Umbria (-0,2%), con cali meno accentuati in Sardegna e Toscana (entrambe a -3,2%). Per quel che riguarda le province solo in tre si registra un aumento dei prestiti all’artigianato (Livorno a +1,1%, Perugia a +0,5% e Aosta a +0,1%).

Anche per quel che riguarda i tassi attivi effettivi sui finanziamenti la provincia di Imperia segna un dato più sfavorevole rispetto ad altre zone della Liguria e alla media regionale stessa. Nell'imperiese il tasso medio è del 6,75%, mentre a La Spezia è del 5,79%, a Savona del 5,72% e a Genova del 5,33%. Curiosamente si registra che tra le province dove ci sono tassi più favorevoli figura la vicina Cuneo con 4,32% (la seconda in Italia dopo Biella) . Bisogna comunque precisare che il tasso ligure del 5,52% è in linea con il dato nazionale del 5,53 e sostanzialmente al di sotto del Mezzogiorno dove il credito per le imprese è particolarmente costoso (in Calabria è del 8,89%). Nelle altre zone del Nord-Ovest il dato è comunque inferiore a quello della nostra regione e si attesta a 4,97. Va inoltre segnalato che strutturalmente le piccole imprese, che generalmente caratterizzano il nostro territorio, pagano tassi effettivi maggiori rispetto alle medio-grandi.

"Quello che emerge da questo studio - ha analizzato il presidente della Confartigianato di Imperia Enrico Meini - è che pur avendo un tasso non troppo sfavorevole rispetto alle altre realtà italiane, ma sempre peggiore delle altre province liguri, il credito concesso alle imprese imperiesi è in continuo calo. La situazione non può quindi che rimanere difficile, a fronte anche del peso del fisco, della burocrazia, e del muro sempre opposto dalle banche, nonostante queste vengano lodate da politici ed economisti come ossatura del Paese. Se si vogliono aiutare le imprese ed il ceto medio, da sempre cemento della stabilità sociale ed economica, bisogna alleggerire questi pesi per non creare ulteriori ostacoli alla difficile economica in atto".