AUTOTRASPORTO: NO ALLA CONCORRENZA SLEALE

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25/07/2014

È stata presentata da Stefano Quaranta (SEL) un’interrogazione parlamentare per chiedere al Ministro del lavoro e al Ministro dei trasporti chiarimenti sulla complicata situazione che sta interessando molti autotrasportatori transfrontalieri italiani penalizzati da pratiche illegittime di concorrenza sleale attuate da operatori dell’Europa dell'Est.

Nell’interrogazione l'Onorevole spiega come funziona il meccanismo: si apre una ditta in un paese dell’Est, che ha contratti di lavoro con salari minimi (se previsti) molto bassi e lì si assumono lavoratori, anche italiani, con contratto di lavoro locale. Sfruttando istituti molto simili all’indennità di trasferta, si garantisce così a tali lavoratori una retribuzione in linea con quella italiana, ma con un carico contributivo del tutto risibile e con un risparmio di almeno il 35%.

Quaranta sottolinea inoltre come i lavoratori spesso non siano nemmeno al corrente del fatto che, così facendo, riceveranno contributi e pensioni più basse e denuncia che  INPS ed INAIL subiscono una evasione contributiva notevole.

Tale pratica, sostiene Quaranta, sarebbe vietata in quanto il Ministero del Lavoro aveva già stabilito che in materia di distacco transnazionale, per lavoratori operanti in Italia, debba vigere il principio della parità salariale.

L'Onorevole richiede pertanto un intervento dei Ministri per contrastare tale concorrenza sleale.

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Trasporti, Logistica e Mobilità