Autotrasporto, Antonio Marzo: “No a riduzioni di tariffe e allungamento dei tempi di pagamento”

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19/05/2020

Nuova presa di posizione di Antonio Marzo,  Presidente dell’Autotrasporto di Confartigianato Imperia e responsabile nazionale container, in difesa del settore alle prese anch’esso con un momento economico molto difficile. Attraverso una lettera, sottoscritta anche dalle altre sigle di categoria, Marzo solleva pesanti critiche contro la richiesta giunta da parte della committenza di un’ulteriore riduzione delle tariffe e di un allungamento dei tempi di pagamento.

“Incredibilmente, dopo aver subito i nefasti eventi del crollo del ponte Morandi, della chiusura di importanti nodi autostradali, ed ancora oggi in presenza della pandemia del Covid-19 che ha costretto a viaggiare in condizioni impossibili rischiando la propria vita – ha detto Antonio Marzo - risulterebbe che una parte della committenza ha chiesto all’autotrasporto di ridurre le tariffe e allungare i tempi di pagamento”.

Una situazione che si andrebbe ad aggiungere ai problemi già denunciati da parte della categoria. “Teniamo a precisare a tutti – puntualizza il rappresentante di Confartigianato - che la remunerazione oggi riconosciuta risulta essere al di sotto dei costi di riferimento, sotto ai quali non viene garantita la sicurezza come per altro stabilito dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Se le richieste fossero reiterate, senza alcun indugio, le associazioni firmatarie di questo documento decideranno di assumere, previo un passaggio con la categoria, le iniziative meglio viste per la tutela degli interessi e della salute degli associati. Ci asteniamo – ha concluso Antonio Marzo - di commentare in merito alla irresponsabilità e al coraggio della committenza a richiedere una diminuzione della tariffa anziché riconoscere i grandi meriti che la categoria ha ricevuto da tuta la comunità”.

Nelle scorse settimane, durante il lockdown per l’emergenza coronavirus, il settore dell’Autotrasporto ha infatti garantito ai supermercati di essere costantemente riforniti di prodotti alimentari, così come di tutti i generi di prima necessità, che hanno consentito la tenuta del Paese nel delicato periodo di quarantena.

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