Bollette luce e gas, consigli per evitare raggiri

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07/01/2020
Il decreto Milleproroghe, approvato a fine 2019, ha per ora rinviato al 1° Gennaio 2022 la fine dei servizi di tutela per le bollette della luce e del gas ovvero del regime di cui usufruiscono ancora 18 milioni di utenti nell’elettrico (tra famiglie e piccole imprese) e 9,6 milioni nel gas (tra domestici e condomini uso domestico) che beneficiano di condizioni economiche e contrattuali fissate dall’Autorità per l’energia, le reti e l’ambiente. Ecco alcuni suggerimenti per evitare le truffe ed effettuare una scelta consapevole.

Firmare solo dopo aver compreso le condizioni di fornitura: il primo consiglio pratico è di porre attenzione davanti a sconti molto consistenti e prezzi ingannevolmente fissi e/o bassi. Molto spesso chi contatta il consumatore bussando alla sua porta o tramite contatto telefonico gioca la carta dell’offerta che permette di evitare un aumento dei prezzi purché la risposta sia immediata. In questo caso, il possibile raggiro può nascondersi dietro la presentazione di un prezzo complessivo in cui le caratteristiche economiche, la durata dell’offerta e le condizioni che verranno successivamente applicate non sono esposte nel dettaglio. Chiedete sempre un documento chiaro prima di iniziare la procedura di contrattualizzazione e, se necessario, fatevi contattare dopo qualche giorno per avere il tempo di leggere e fare i dovuti confronti.

Esercitate chiaramente il consenso telefonico: può capitare che nel caso di vendite di forniture di energia attraverso il telefono (il cosiddetto “teleselling”), il venditore ritenga concluso il contratto a seguito della semplice registrazione telefonica della conversazione. Ricordiamo che il consumatore ha il diritto di confermare per iscritto la propria volontà di concludere il contratto successivamente alla telefonata in cui ha manifestato interesse per l’offerta proposta dal venditore. In alternativa, il consumatore può rinunciare a questo diritto ed esercitare la conferma telefonica ma deve esprimere in modo esplicito la sua volontà. La registrazione telefonica deve essere messa nella piena disponibilità dell’utente in modo che possa conservarla e riprodurla.

Attenzione alle attivazioni non richieste: nei casi più gravi, chi contatta il consumatore prova a ottenere i suoi dati anagrafici, di fornitura e perfino bancari, in modo da ottenere la firma “per ricevuta” o “per conferma del passaggio” oppure il consenso vocale. Il consiglio è di prestare la massima attenzione ogni volta che qualcuno chieda di firmare dei documenti o di manifestare il consenso a una qualche operazione.

L’assist delle “telefonate di verifica”del consenso: alcuni venditori di energia elettrica e di gas attivi nelle vendite a domicilio effettuano correttamente la cosiddetta “telefonata di verifica” del consenso anche per intercettare “firme false”. In questi casi è possibile confermare la volontà di cambiare fornitore o negare il proprio consenso senza dover dare spiegazioni e senza costi. In questa ipotesi, fate in modo di negare chiaramente la vostra volontà di attivare un nuovo contratto.

Cosa fare nei casi di contratti non richiesti: se pensate di essere stati truffati chiedete innanzitutto copia del contratto firmato o della registrazione della telefonata. Se siete in grado di dimostrare che la firma o il consenso non sono vostri, potete disconoscere il contratto.

Il diritto di ripensamento: il consenso manifestato nelle vendite telefoniche ed a domicilio non è irreversibile perchè il consumatore può esercitare il “diritto di ripensamento”, cioè può recedere dal contratto nei 14 giorni solari successivi alla conclusione dello stesso senza condizioni o giustificazioni. Questo diritto permette al consumatore di rivedere la propria decisione e tornare indietro se non convinto della scelta fatta o se si accorge di essere stato ingannato su alcune caratteristiche fondamentali dell’offerta.

Tempi e modi per recedere da un contratto: se si vuole esercitare il diritto di ripensamento e recedere dal contratto, si deve inviare il modulo od una qualsiasi comunicazione - che riporti i dati identificativi della fornitura (nome/cognome intestatario, i codici alfanumerici POR/PDR che servono a individuare il cliente finale, il codice fiscale, la matricola contatore per il gas e la data di conclusione del contratto) - agli indirizzi forniti dal venditore. I 14 giorni di ripensamento decorrono per le vendite a domicilio dalla firma del modulo contrattuale o dall’avvenuta accettazione da parte dell’operatore della proposta di cambio fornitore, mentre nelle vendite telefoniche scattano da quando il consumatore ha inviato la conferma scritta o ricevuto la registrazione della telefonata di conferma.

Rifiutate addebiti una tantum: tra i casi di truffe segnalate da alcuni consumatori ci sono anche quelle di comunicazioni di addebiti una tantum, di modesta entità, da parte di Autorità o distributori.

Diffidate sempre di bollette separate: i lavori di manutenzione e di ammodernamento delle reti elettriche, idriche e del gas sono coperte da appositi voci nelle bollette e l’ammontare è deciso dall’Autorità per l’energia, le reti e l’ambiente. Si tratta di importi uguali per tutti i consumatori (in regime di tutela o sul mercato libero) che non sono addebitati con bollette separate. Le Authority non contattano mai i singoli utenti se non per iscritto e in casi rari e specifici.

Chiedete la revoca di addebiti di ignota provenienza: il consumatore può chiedere alla banca la revoca degli addebiti di dubbia provenienza entro 8 settimane dal giorno in cui è avvenuta l’operazione di addebito senza dover dimostrare nulla (in caso di addebiti chiaramente non autorizzati, il termine per richiedere la revoca è più ampio, in genere 13 mesi). Per evitare che questo termine trascorra, è bene monitorare periodicamente i movimenti bancari o richiedere l’invio di sms informativi (a pagamento) ogni volta che un addebito è eseguito.

Informazioni
Sportello Energia
Sara Strata, tel. 0187.286634, energia@confartigianato.laspezia.it
Valentina Tarantola, tel. 0187.286636, tarantola@confartigianato.laspezia.it