PRIVACY, arrivano le prime sanzioni

Tempo di lettura: 2 minuti
09/04/2019
Dal Maggio 2018, in tutta Europa, sono state oltre 41.000 le violazioni, soprattutto in materia di telemarketing e di messaggi di posta elettronica promozionali inviati senza consenso e di utilizzo non appropriato degli impianti di videosorveglianza.
Analizziamo quindi tre sanzioni sulla violazione del Regolamento europeo sulla privacy applicate in Austria, in Francia ed in Germania.

Il Garante austriaco ha sanzionato un esercizio commerciale che sviluppava attività di scommesse: in questo esercizio commerciale erano installate delle telecamere, una delle quali inquadrava il marciapiede antistante l’ingresso dell’esercizio commerciale ed il posizionamento di questa telecamera era troppo invasivo ovvero controllava chi entrava nell’esercizio commerciale. L'istruttoria che il Garante ha avviato, ha portato ad una sanzione di euro 5.280 all'impresa.

In Germania, l'Autorità garante tedesca del Baden Wuttenberg ha determinato una sanzione di euro 20.000 ad un operatore di social network che non aveva protetto in modo adeguato 330.000 parole chiave dei soggetti collegati a questa rete. L'importo della sanzione, relativamente modesta secondo il Garante, deriva dal fatto che il titolare del trattamento si è immediatamente attivato, introducendo applicativi criptografici di protezione delle parole chiave e numerosi altri strumenti, che con ogni probabilità potranno prevenire il ripetersi dell’evento.

In Francia, l'Autorità garante ha comminato ad una società una sanzione di 50milioni di euro perchè nella raccolta del consenso ad inserzioni pubblicitarie il messaggio non era chiaro.

Entrando nel merito, al di là degli importi, la prima sanzione è quella sicuramente più importante perchè applicata ad una situazione realistica, applicabile a tantissime imprese. La domanda che legittimamente dobbiamo porci è... se ho un impianto di videosorveglianza, in che modo posso essere in regola con le normative vigenti e con il Regolamento europeo (GDPR) sulla privacy? Ecco, in sintesi, uno schema per un corretto adempimento:
- presentare l'istanza di autorizzazione all'installazione di impianti audiovisivi all'Ispettorato nazionale del Lavoro (completa di relazione, firmata dal legale rappresentante, dove specificato il motivo dell'installazione, le modalità di conservazione e di gestione dei dati, le caratteristiche tecniche delle telecamere, ecc.);
- apporre la segnaletica prevista;
- installare le telecamere avendo cura che queste non inquadrino aree non necessarie allo scopo della videosorveglianza;
- predisporre e consegnare le informative sulla privacy;
- redigere il registro dei trattamenti e la DPIA (valutazione di impatto sulla protezione dei dati);
- comunicare il nome del DPO (responsabile protezione dati) al Garante della privacy;
- aggiornare (eventualmente) la DPIA se le condizioni di trattamento dei dati cambiano.

Informazioni disponibili presso gli uffici Privacy delle sedi di Confartigianato