Oggi 15 agosto 2018 entra in vigore l'allargamento del campo di applicazione (open scope) del D.Lgs. 49/2014 (decreto RAEE) che amplia le categorie di prodotti che possono essere definiti apparecchiature elettriche ed elettroniche(AEE). L’ampliamento non deriva dalla modifica della definizione di AEE, che resta identica, ma dall’applicazione del principio cosiddetto "aperto": tutte le apparecchiature che rispondono alla definizione di AEE rientrano nella relativa disciplina, a meno che non siano riconducibili alle esclusioni tassativamente previste dalla norma.
Si configurano tre casi:
a) tutte le imprese che erano già organizzate come produttori/importatori di AEE, devono adeguare la classificazione delle AEE con le nuove categorie; tale conversione verrà effettuata in automatico da parte del Registro AEE e pertanto l'impresa deve solo verificarne la correttezza. Il Registro AEE informerà della riclassificazione le imprese iscritte mediante la trasmissione via PEC di apposita comunicazione;
b) le imprese che producono/importano apparecchiature che prima non erano AEE, ma che lo diventano oggi, devono essere in regola con tutti gli adempimenti previsti per i produttori (adesione ad un Sistema Collettivo, iscrizione al registro AEE, obblighi di comunicazione e informazione, ecc.);
c) distributori, installatori ecentri di assistenza devono controllare se i rifiuti derivanti dalle apparecchiature che gestiscono rientrano o meno nei RAEE, applicando eventualmente le procedure e gli adempimenti specifici previsti per tali rifiuti (iscrizione alla categoria 3-bis dell'Albo Gestori Ambientali, compilazione dello schedario di carico/scarico e del documento di trasporto RAEE).
In via esemplificativa si riporta una lista non esaustiva di nuovi Raee: prese, fusibili, multi-prese, pompe elettriche, prolunghe e avvolgicavi, scaricatori di sovratensione, adattatori, bici elettriche, cavi, hoverboard e segway, torrette cablate, stufe a pellet.