Privacy:Confartigianato chiede la semplificazione delle norme e stop a sanzioni per 6 mesi

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01/06/2018

Confartigianato nel corso dell’Audizione davanti alle Commissioni speciali riunite di Camera e Senato sullo Schema di decreto legislativo per l’adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni del Regolamento Ue sulla privacy ha avanzato una serie di richieste tutte mirate a semplificare e chierire gli obblighi delle imprese e gli adempi adempimenti previsti dal nuovo regolamento europeo in materia di privacy.

il nostro sistema nazionale ha, infatti, costituito un’apposita task force per monitorare e gestire l’impatto del Gdpr sulle imprese, evidenziano che nell’ambito di 4,2 milioni di artigiani e piccole imprese risultano a più alta esposizione il 35,4% di piccole imprese con dipendenti a cui si somma il 6,4% di piccole imprese senza dipendenti nei settori dell’Ict, salute e benessere mentre vi è una minore esposizione per il restante 58,2% delle piccole imprese, senza dipendenti. Sulla base dei costi medi rilevati dalla task force ammonta complessivamente a 3,1 miliardi di euro il costo sostenuto per la prima fase di adeguamento alle numerose e complesse disposizioni sulla privacy.

Confartigianato chiede quindi che nel decreto legislativo all’esame del Parlamento preveda vengano inseriti strumenti e modalità semplificati per le micro e piccole imprese per non gravarle di oneri e adempimenti inutili e sproporzionati rispetto alle reali esigenze di tutela dei dati personali.

Quella attuale è certamente una fase di applicazione del Regolamento europeo caratterizzata da incertezza e confusione. La nostra associazione chiede inoltre di prevedere per le piccole imprese, come già concesso in Francia e in Austria, un periodo di almeno 6 mesi di moratoria nell’applicazione delle sanzioni pecuniarie, sostituendole con prescrizioni di adeguamento alla nuova disciplina. In questo modo si accompagnerebbero le imprese nel percorso di compliance al Regolamento, evitando loro pesanti ripercussioni economiche.