La Coop. delle Guide Turistiche “Arte e Natura” risponde all'Amministrazione

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14/11/2017

Vorremmo chiarire subito un punto: che la situazione dei bus GT in Via Fiume fosse diventata insostenibile lo sappiamo e lo abbiamo denunciato noi stesse più volte: purtroppo la scarsità di controlli ha fatto sì che i soliti furbetti abusassero della sosta di carico e scarico, trasformando gli stalli in parcheggi a lungo termine. Questo è il primo dei motivi che ha portato ad intasamenti e soste selvagge. Una beffa per chi ha sempre rispettato le regole e spesso si è fermato in via Fiume cercando di far rispettarle anche agli altri vettori di gruppi sprovvisti di guida locale.

Con lo spostamento dei bus turistici in viale Fieschi stiamo già vedendo gli stessi problemi: bus parcheggiati ben oltre il tempo di carico/scarico e per contro auto private che parcheggiano sugli stalli riservati ai bus GT. Nel frattempo diversi bus continuano imperterriti a scaricare in via Fiume e solo questa settimana abbiamo visto la polizia municipale in azione.

La Polizia Municipale dal canto suo non può essere sempre pronta, ma nemmeno noi possiamo metterci a litigare con gli autisti. Né continuare a fare figuracce perché quando abbiamo finalmente fatto arrivare i nostri gruppi in stazione dopo almeno 20 minuti di cammino, ci ritroviamo le 'guide' abusive che scendono dal bus sotto la stazione in assoluta tranquillità. Il rischio che si sta profilando è che nel giro di pochi mesi le agenzie che da decenni propongono le Cinque Terre e il Golfo con la guida abilitata, per far apprezzare meglio le bellezze e le peculiarità dei luoghi visitati, cederanno il posto a quei tour in cui già oggi, per essere competitivi sul mercato, si rinuncia alla guida locale e si preferirà il vettore che può raggiungere direttamente la stazione perché accreditato come pullman di linea.

Anche la 'diceria' per cui chi va alle Cinque Terre è per forza in grado di camminare non è veritiera: non tutti vanno a fare hiking e comunque la passeggiata dalla stazione di Vernazza alla Piazza o dalla stazione di Monterosso al Borgo non è certo di un chilometro; e nonostante il fatto che, in questo caso, la passeggiata sia parte integrante della visita della meta prescelta per il tour, ci sono sempre dei componenti del gruppo che si accontentano di restare vicini alla stazione, seduti in un bar, perché già quei 200-400 metri sono insostenibili per chi ha scelto il pullman proprio perché non più giovane e atletico e magari con qualche affanno.

Siamo molto scoraggiate nel leggere un certo livore contro il turismo organizzato verso le Cinque Terre: lo sa Sindaco, che moltissimi residenti di Spezia vivono grazie all'economia generata da questi gruppi organizzati? Non parliamo solamente di noi guide turistiche, che in fondo siamo poche. Vorremmo invitare il Sindaco a fare un sopralluogo nella Stazione Ferroviaria per verificare con i suoi occhi quanti pendolari partono al mattino e rientrano alla sera: commessi, camerieri, cuochi, personale delle pulizie, addetti agli uffici informazione e gli stessi titolari delle attività, che vivono alla Spezia. Tra questi ci sono fornitori di gelaterie o proprietari di ristoranti, case editrici o lavanderie e via dicendo. Tutte persone che in questa città pagano le tasse e generano reddito, esattamente come gli altri e che avrebbero diritto ad una maggiore considerazione.

Duole che ci sia una criminalizzazione di un'intera categoria di persone che di anno in anno si sentono sempre meno accettate e benvenute, al punto che già diverse agenzie hanno cominciato a dirottare altrove i propri gruppi. Non si può nemmeno dire che la "passeggiata", da via Fieschi alla Stazione, mostri il lato migliore della nostra bella città, tra odori sgradevoli del canale Lagora, marciapiedi sconnessi, controviali dove camminare in gruppo interferisce con il passaggio delle auto: un biglietto da visita davvero poco edificante.

Abbiamo inoltre memoria molto viva di quello che è stato l'“effetto Lerici”: regole di accesso alla ZTL particolarmente limitanti hanno scoraggiato per anni le visite dei “turisti da pullman” e hanno contribuito in modo sostanziale alla nomea di luogo inaccessibile che Lerici si era guadagnata tra i turisti, con danni al tessuto economico da cui solo ora quella che è sempre stata una delle perle del Golfo si sta riprendendo.

Per questo motivo riteniamo sia necessario trovare soluzioni condivise con l'Amministrazione comunale, non continuare a spostare i problemi da una parte all'altra della città: se non ci sarà qualcuno a far rispettare le regole, siamo sicure che vedremo situazioni critiche anche alla Stazione di Migliarina.

Infine per quanto riguarda l'inquinamento: siamo sicuri che i residenti di Migliarina saranno meno esposti di quelli del quartiere Umbertino? Via Fiume sarà davvero meno inquinata? I bus turistici sono una goccia nel mare dei problemi ben più gravi di inquinamento della città e riteniamo potrebbero non esserlo per nulla, anche in via Fiume, semplicemente rivedendo le regole di accesso alla zona come avviene in molte altre città turistiche che hanno saputo mitigare l'accoglienza con le esigenze dei residenti.

Le guide della Coop. Arte e Natura

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Turismo