Codice dei Contratti Pubblici: pubblicato il Decreto con le nuove disposizioni integrative del D.Lgs. 50/2016

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11/05/2017
Pubblicato in Gazzetta Ufficiale il provvedimento, composto da 131 articoli, che apporta modifiche ed integrazioni al Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture, con lo scopo di migliorarne l’impianto normativo confermandone i pilastri fondamentali.
Le modifiche apportate seguono tre direttrici fondamentali:
- modifiche di coordinamento per una interpretazione più semplice delle norme;
- integrazioni che migliorano l’efficacia e chiariscono la portata di alcuni istituti;
- modifiche ad alcuni istituti rilevanti, conseguenti alle criticità evidenziate nella prima fase attuativa del Codice.
In particolare, tra le novità introdotte:
- appalto integrato: si introduce un periodo transitorio che prevede che l’appalto integrato sia possibile per gli appalti i cui progetti preliminari o definitivi siano stati già approvati alla data di entrata in vigore del codice e nei casi di urgenza;
- progettazione: si introduce l’obbligatorietà dell’uso dei parametri per calcolare i compensi a base di gara;
- contraente generale: si prevede una soglia minima pari a 150 milioni di euro per il ricorso all’istituto del contraente generale, per evitare che il ricorso all’istituto per soglie minimali concretizzi una elusione del divieto di appalto integrato;
- varianti: si integra la disciplina della variante per errore progettuale, specificando che essa è consentita solo entro i limiti quantitativi del de minimis;
- subappalto: è confermata la soglia limite del 30% sul totale dell’importo contrattuale per l’affidamento in subappalto;
- semplificazioni procedurali: in caso di nuovo appalto basato su progetti per i quali risultino scaduti i pareri acquisiti, ma non siano intervenute variazioni, vengono confermati i pareri, le autorizzazioni e le intese già rese dalle amministrazioni;
- manutenzione semplificata: viene definita da un decreto del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e nel limite di importo di 2 milioni e mezzo di euro;
- dibattito pubblico: sarà effettuato sui progetti di fattibilità tecnica economica e non sui documenti delle alternative progettuali come nel testo approvato in via preliminare;
- costo della manodopera: se ne prevede la specifica individuazione ai fini della determinazione della base d’asta;
- albo dei collaudatori: è stato inserito l’obbligo, per le amministrazioni, di scegliere i collaudatori da un apposito albo.

Informazioni
Ufficio Appalti e MEPA
Luca Mafrici, tel. 0187.286649
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