Seminario su affittacamere, case vacanze, appartamenti uso turistico, B&b

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27/04/2016

Molti spezzini stanno scommettendo sulla ricettività diffusa senza però aver ben chiaro il quadro economico e normativo. C'è il disoccupato che affitta una stanza per necessità, la famiglia che vuole aprire un B&B, qualche imprenditore che ha fiutato il business del turismo. E' il segno della vitalità del settore della ricettività turistica non alberghiera. Ne è stata la prova la grande affluenza di pubblico al seminario tecnico organizzato da Confartigianato dal titolo: “Affittacamere, Case Vacanze, Appartamenti uso turistico, B&b: normative fiscali e civilistiche".

Sono intervenuti Giuseppe Menchelli, Direttore Confartigianato La Spezia; Riccardo Tinfena, Ufficio Turismo - Regione Liguria; Katia Orsetti, Responsabile Fiscale Confartigianato; Gianluca Giannecchini, Esperto Marketing turistico. Si è cercato di fare un po' di chiarezza soprattutto sugli aspetti autorizzativi e fiscali.

Bed e breakfast
Alloggio e servizio di prima colazione (obbligatorio) in non più di quattro camere. Deve essere presente una camera a uso esclusivo del titolare della struttura ricettiva. Adempimenti fiscali: l'attività di beb è fuori dal campo Iva se esercitata in modo saltuario: è necessario rilasciare al cliente una ricevuta semplice, non fiscale. Ai fini Irpef, costituisce un reddito imponibile da indicare nel Modello Unico oppure nel 730.

Affittacamere
Massimo sei camere ammobiliate. Fino a tre camere, con carattere occasionale e saltuario e con organizzazione familiare, può essere non imprenditoriale. Per attività svolta in forma imprenditoriale è consentita la somministrazione di alimenti e bevande agli alloggiati. Se l'attività è svolta in forma imprenditoriale sono necessarie la partita Iva (aliquota al 10%), l'iscrizione al Registro delle imprese, l'iscrizione all'Inps gestione commercio. Se non è svolta in forma imprenditoriale ma in maniera occasionale, l'attività dà luogo a proventi fuori campo Iva da dichiarare nel Modello Unico o 730.

Appartamenti ammobiliati a uso turistico
Sono unità immobiliari di civile abitazione. Non più di tre nello stesso territorio comunale. Sono date in affitto dai proprietari o dagli usufruttuari con contratti non superiori a dodici mesi consecutivi. L'attività può essere gestita in forma non imprenditoriale: in questo caso non si possono fornire servizi (ad esempio fornitura o cambio biancheria). Adempimenti fiscali: i canoni pattuiti per la locazione turistica degli immobili, non condotti in forma imprenditoriale, costituiscono reddito dei fabbricati, con la possibilità di optare per la cedolare secca. Non è prevista l'attribuzione della classificazione.

Case e appartamenti vacanze
Hanno le stesse caratteristiche dei precedenti, ma gestiti in forma imprenditoriale. Dal punto di vista fiscale, si tratta di reddito di impresa, in quanto la locazione è gestita in forma imprenditoriale, i contratti con i turisti non possono essere superiori a cinque mesi consecutivi.

Ostelli
Sono strutture ricettive che offrono soggiorno e pernottamento, anche in spazi comuni, a clienti per lo più costituiti da giovani, da gruppi organizzati e da famiglie. Sono gestiti, in forma diretta o indiretta, da enti pubblici, enti di carattere morale o religioso ed associazioni operanti

Confartigianato ha allestito una task-force capace di dare assistenza e consulenza qualificata a chi si misurerà in questo settore:
Antonella Simone (inizio attività, 0187 286655),
Katia Orsetti (consulenza fiscale, 0187 286630),
Alessia Cagnoli (igiene degli alimenti, 0187 286654),
Enrico Taponecco, (prevenzione infortuni, 0187 286632),
Marco Carloni (consulenza lavoro, 0187 286629),
Sara Strata (energia 0187 296634),
Marco Vignudelli (credito, 0187.286653).
 

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