Credito, l’artigianato ligure perde il 4,1%

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05/03/2016

Lo stock dei prestiti alle microimprese artigiane liguri, poco più di un miliardo, perde 46 milioni di euro in un anno e cala di più del totale delle imprese (-2,1%). Grasso (Confartigianato): «Fondamentali gli interventi realizzati dalla Regione per riaprire i rubinetti del credito: ora l’auspicio è che le dinamiche tornino a salire»

 

Il credito verso l’artigianato ligure si contrae del 4,1% in un anno. Secondo gli ultimi dati Banca d’Italia e Artigiancassa diffusi dall’Ufficio studi di Confartigianato (relativi a settembre 2015), ammonta a poco più di un miliardo lo stock di credito erogato alle micro e piccole imprese artigiane della Liguria, valore che nell’ultimo anno ha perso 46 milioni. Guardando al totale delle imprese liguri, l’importo dei prestiti è pari a 19 miliardi e 462 milioni (calato del 2,1% rispetto a settembre 2014).

L’artigianato italiano in un anno ha perso il 4,7% di prestiti, pari a quasi 2,3 miliardi in meno, per un totale di circa 45,6 miliardi. I dati dicono che a settembre 2015 in tutte le regioni si è verificata una discesa dello stock dei prestiti all’artigianato: la flessione meno accentuata è quella della Valle d'Aosta con un -0,9%, seguita dalla Toscana con -2,5% e dalla Sardegna con -3,1%. All’opposto le riduzioni più marcate sono quelle di Abruzzo (-8,1%), Basilicata (-6,9%) ed Emilia-Romagna (-6,1%). La Liguria, con il -4,1%, si piazza al settimo posto.

E allargando la visuale ai dati provinciali, solo in due province italiane si registra un aumento dei prestiti all’artigianato (Vercelli +22,9%* e Siena +0,9%), mentre all’opposto, in ben quarantanove province, si registra una diminuzione superiore alla media nazionale. In particolare, la fotografia delle province liguri vede le microimprese genovesi al primo posto per stock di credito ottenuto (508 milioni di euro), diminuito del 4% rispetto al 2014. Seguono le realtà savonesi, 287 milioni di euro di prestiti, -3,9%. Imperia e La Spezia registrano i cali più marcati della regione: nell’imperiese, con uno stock di 150 milioni di euro, la diminuzione è stata del 4,4%, mentre le imprese spezzine in un anno hanno perso il 4,5% del credito, che ammonta a 135 milioni di euro.

E osservando la dinamica tendenziale dei prestiti all’artigianato, solo in sette regioni italiane, tra cui la Liguria, emerge un lento miglioramento o una situazione di stabilità rispetto a quella registrata nel trimestre precedente: nella nostra regione, dopo un riacutizzarsi del calo dei prestiti a marzo 2015 rispetto a dicembre 2014, l’andamento subisce un piccolo cambio di rotta: il -4,2% di giugno 2015 risale lievemente a -4,1% a settembre. La situazione è diversificata nelle province: si nota un miglioramento tra giugno e settembre 2015 a Imperia (-6,4% risale a -4,4%), La Spezia (-5,2% passa a -4,5%) e Savona (da -4,5% a -3,9%), mentre a Genova la contrazione peggiora (da 3,1% passa a -4%).

«Anche se stabilizzato – commenta Giancarlo Grasso, presidente di Confartigianato Liguria –   emerge tuttora un calo diffuso su tutto il territorio regionale. Fondamentali, per risollevare questa situazione, sono le azioni messe recentemente in campo dalla Regione Liguria. In primis il bando Artigiancassa, per supportare nell’accesso al credito delle nostre realtà imprenditoriali più piccole, con incentivi, garanzie e tassi particolarmente bassi. Stanno inoltre uscendo in rapida sequenza anche i bandi per innovazione, ricerca ed investimenti e confidiamo che tutti questi interventi contribuiscano a far risalire in modo deciso le dinamiche, per ora ancora negative, in tutte le province liguri».

 

 

*Il dato di Vercelli va considerato provvisorio, in quanto l’incremento viene considerato anomalo ed è quindi in corso di verifica da parte degli Uffici di Banca d’Italia

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