ALIMENTAZIONE: dal 1 aprile obbligo di etichettatura delle carni

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01/04/2015

E’ entrato in vigore oggi anche in Italia il nuovo Regolamento di esecuzione (UE) n. 1337/2013 della Commissione, del 13 dicembre 2013 che fissa le modalità di applicazione del regolamento UE relativo all’indicazione del paese di origine o del luogo di provenienza delle carni fresche, refrigerate o congelate di animali della specie suina, ovina, caprina e di volatili.

Completato il percorso iniziato circa 15 anni fa con l’obbligo di etichettatura di origine per la carne bovina fresca (emergenza “Bse”) che impose l’obbligo di indicare anche il luogo di nascita, oltre a quello di allevamento e macellazione.

Dalla nuova norma restano escluse la carne di coniglio e quella di cavallo ed anche le carni di maiale trasformate in salumi. Secondo alcuni una carenza da colmare al più presto visto che in Italia molti prosciutti sono prodotti con cosce di maiali stranieri.

Etichetta trasparente

Dal primo aprile 2015 sull’etichetta delle carni di suino, ovino, caprino e volatili in vendita dovrà essere riportata una delle due seguenti indicazioni:

•“Allevato in…” seguito dal nome dello Stato membro o del Paese terzo e poi “Macellato in…” (seguito dal nome dello Stato membro o del Paese terzo, oppure si può indicare

•“Origine…” seguito dal nome dello Stato membro o del Paese terzo ma solo se l’animale è nato, allevato e macellato in un unico Stato membro o Paese terzo.

Gli aspetti principali del Regolamento (scaricabile qui di seguito) riguardano: tracciabilità, etichettatura, deroga per carni provenienti da paesi terzi, deroghe per carni macinate e rifilature, informazioni facoltative.

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