A Sanremo il presidente nazionale della Confartigianato Giorgio Merletti ha incontrato i dirigenti locali

Tempo di lettura: 3 minuti
24/02/2015

Visita a Sanremo da parte del Presidente nazionale della Confartigianato Giorgio Merletti che, presso la sede provinciale di Sanremo, ha incontrato i dirigenti dell'associazione. Tema di confronto è stata la situazione economica locale alle prese con numerose difficoltà. Ad incontrarlo sono stati il Presidente Vicario della Confartigianato di Imperia Mario Tiberti, il Presidente degli edili Antonio Sindoni, la direttrice Barbara Biale e tutti i responsabili delle varie categorie.

“Qui a Sanremo ho svolto un incontro con i miei colleghi, che ringrazio per l'invito, per capire la situazione in questa provincia di confine – ha detto il Presidente Giorgio Merletti – Il momento non è facile, ma io sono ottimista e voglio comunque lanciare un messaggio positivo. Anche se siamo in crisi, desidero infatti portare un incoraggiamento, perché fino a quando noi artigiani faremo cose belle, buone, con cura, avremo un futuro. Gli artigiani sono persone abituate ad alzarsi la mattina già svegli per andare subito a lavorare, compreso il sabato e la domenica, e per questo devono essere tenuti nella dovuta considerazione”.

“Ho conosciuto il presidente Merletti anni addietro ed ho avuto modo di apprezzarne le qualità. E' quindi un grande piacere averlo nostro ospite – ha detto il presidente degli edili della Confartigianato di Imperia Antonio Sindoni – L'occasione è stata anche quella di illustrare la situazione economica locale. La provincia di Imperia non è infatti un'isola felice, qui forse la crisi è giunta dopo rispetto ad altre parti ma andrà via anche più tardi”.

Antonio Sindoni, durante la riunione, ha infatti poi analizzato il quadro economico dell'estremo ponente ligure, individuando alcuni dei punti deboli. “Sono più le imprese che chiudono di quelle che nascono – ha detto - Ci sono infatti molte imprese, anche nel campo dell'edilizia, che hanno sempre lavorato e che invece adesso sono ferme. C'è una mole di burocrazia tale che obbliga anche le piccole imprese ad avere un ufficio per tutti gli adempimenti richiesti. I Comuni non hanno disponibilità di soldi da spendere o sono bloccati dal patto di stabilità. A questo aggiungiamo anche la carenza di Puc, che potrebbero aiutare a riattivare parte dell'economia”.

“La crisi è testimoniata dai numeri che indicano un decremento delle imprese artigiane, passato dalle 8500 unità del 2009 alle poco più di 7000 attuali – ha puntualizzato la direttrice della Confartigianato di Imperia Barbara Biale – Il momento di difficoltà, manifestatosi soprattutto dopo il 2011, sta toccando un tutti i settori. A tenere un po' è l’agroalimentare, soprattutto sotto il profilo dell'internazionalizzazione, mentre per le costruzioni l'unica boccata d'ossigeno arriva dalla vicina Francia, dove è sempreapprezzata la capacità di lavorare dei nostri artigiani. E' stato quindi un piacere esserci potuti incontrare con il presidente Merletti per analizzare il quadro economico e cercare di capire dove trovare le soluzioni”.