Prosegue la 'follia' del SISTRI: pagamenti e sanzioni per un servizio fantasma

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29/01/2015

Confartigianato torna ad occuparsi della 'folle' vicenda del SISTRI, oramai emblema di un paese con la burocrazia sclerotizzata. Con il Decreto Milleproroghe infatti è stata spostata l’effettiva entrata in vigore del SISTRI al prossimo 1° Gennaio 2016 per le sole imprese con oltre dieci dipendenti e che producono anche rifiuti speciali pericolosi. Rimangono però ancora in vigore, fino a tale data, gli obblighi di compilazione del registro cartaceo di carico e scarico dei rifiuti, il formulario di identificazione dei rifiuti ed il MUD (la denuncia annuale dei rifiuti). Dobbiamo evidenziare che malgrado una forte azione sindacale intrapresa a livello nazionale da Confartigianato, insieme a Rete Imprese Italia, le aziende soggette al SISTRI, saranno tenute non oltre il 31 Gennaio 2015 al versamento del contributo annuale per l’anno 2014 (i contributi relativi al 2012 ed al 2013 sono stati soppressi). “Per i soggetti tenuti al SISTRI – spiega Enrico taponecco, Responsabile Ambiente e Sicurezza Confartigianato - secondo la vigente normativa, dal prossimo 1° Febbraio 2015 entreranno quindi in vigore le sanzioni relative alla omessa iscrizione ed omesso pagamento del contributo annuale 2014 (per il contributo dell’anno 2015 le imprese hanno tempo fino al 30.04.2015)”. Le sanzioni amministrative pecuniarie possono arrivare fino a 93.000 euro. Ma facciamo qualche esempio: se una azienda ha più di dieci addetti complessivi e produce rifiuti pericolosi es. vernici, olio di motori, tubi al neon come potrebbe essere una carrozzeria, un'azienda di trasporti o semplicemente un ufficio è soggetta al SISTRI e deve pagare entro domani l'iscrizione. Il versamento di quanto dovuto può essere effettuato con bollettino postale o con bonifico bancario al Ministero dell'Ambiente. Dopo avere effettuato il pagamento con una delle modalità sopra indicate, con il dispositivo USB in dotazione all’azienda, è necessario comunicare l'avvenuto versamento. L'Ufficio Ambiente di Confartigianato ha seguito passo passo tutte le aziende che avevano fatto delega all'Associazione per le pratiche Sistri. “Va sottolineato – prosegue Taponecco - che le imprese attualmente fuori dal campo di applicazione degli obblighi Sistri, anche se precedentemente iscritte, non hanno alcun obbligo ad esso relativo né dal punto di vista operativo né, tanto meno, da quello economico-amministrativo in quanto i requisiti soggettivi le escludono di fatto da obblighi e pretese”. Il Ministero dell’Ambiente ha infatti espresso un parere nel Giugno 2014, che testualmente stabiliva che “le imprese escluse non devono pagare alcun contributo anche se la procedura di cancellazione/restituzione non è stata avviata o non è conclusa”. Per ulteriori approfondimenti o informazioni è possibile contattare l'ufficio Ambiente Confartigianato, tel. 0187.286632-51.

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