Confartigianato sulla Pontremolese. L'esclusione dallo Sblocca Italia preoccupa gli imprenditori

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08/08/2014

“Il raddoppio della Pontremolese è un'opera ancora non conclusa che gli imprenditori spezzini e il territorio attendono da tempo”; Confartigianato con le parole del direttore Giuseppe Menchelli si unisce al segretario della Cisl Antonio Carro e ai parlamentari tra i quali il Sen. Massimo Caleo che hanno scritto a Matteo Renzi perchè l’opera non è stata inserita tra quelle immediatamente cantierabili e da completare nel decreto legge cosiddetto “Sblocca-Italia”. Il raddoppio della linea ferroviaria Pontremolese ed il collegamento la Spezia/ Parma è prioritario per la nostra economia ma sinora ha trovato e trova ostacoli per arrivare a compimento. Il raddoppio della Pontremolese, un tratto di circa 120 chilometri, è ancora oggi strategica per il completamento del corridoio Tirreno-Brennero e per l’intero sistema infrastrutturale e logistico del Nord Italia, per integrare i principali nodi logistici tra Liguria, Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna. “Alcuni lotti sono già stati completati, – prosegue Menchelli - ma siamo ancora ben lontani dal termine dei lavori e non essere nelle opere strategiche dello 'Sblocca Italia' né compromette il proseguo. Si tratta di una direttrice fondamentale per gli imprenditori spezzini, per il nostro Porto, per le reti di distribuzione delle merci e una più efficiente mobilità che collegherebbe naturalmente il sistema portuale dell’alto Tirreno, la pianura padana e i mercati dell'Europa”. Da anni Confartigianato sostiene l'ugenza e la valenza nazionale ed europea di quest'opera. “Confartigianato chiede anche all'Assessore alle Infrastrutture della Regione Liguria, Raffaella Paita – conclude Menchelli – un deciso interessamento affinché la richiesta di tanti imprenditori venga tenuta in considerazione e la Pontremolese non diventi un'opera marginale nel quadro strategico nazionale”.

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