Identità plurale e saper fare artigiano per salvare l’Europa. Dibattito con Mauro Ceruti e Claudio Miotto

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09/05/2014

LA SPEZIA - Prima ancora che crisi economica quella europea è una crisi identitaria e valoriale, la conoscenza e la consapevolezza di un’identità plurale europea e la necessità di una maggiore unità politica possono permetterci la rinascita. Si sono interrogati sul tema presso la sala di Tele Liguria Sud il Presidente di Confartigianato, Alfredo Toti, il Vicepresidente Nazionale Confartigianato, Claudio Miotto, il prof. Mauro Ceruti, ordinario all'Università IULM moderati dal Presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Liguria, Filippo Paganini. Il Prefetto della Spezia, Giuseppe Forlani ha portato i suoi saluti alla platea e si è complimentato per l'iniziativa. Nell'introduzione al dibattito il Presidente Toti ha lamentato con rammarico che a meno di un mese dalle elezioni europee si parla troppo poco di Europa, di politiche europee, di proposte condivise. Confartigianato pensa invece che la dimensione sovranazionale europea sia la chiave di una possibile via di salvezza anche dei problemi italiani». Il prof. Ceruti – seguitissimo dai giovani intervenuti - ha invitato gli studenti a un pensiero e a una politica di salvezza, mostrando abilmente le ragioni della speranza di una rinascita della cultura e della politica europea. «Le risposte più convincenti e originali alla crisi europea – ha spiegato Ceruti - non le ho ascoltate dagli economisti che spesso hanno proposto teorie lontane dalla realtà ma dal mondo della piccola impresa artigiana, dal saper fare, dalle mani sapienti dei produttori dell’artigianato artistico». L’Europa prima della crisi non era riuscita infatti a progredire nell’unificazione metanazionale né a integrare le nazioni liberate dall’impero sovietico. La crisi economica mondiale rischia non solo di aggravare la crisi dell’Europa, ma di disgregare l’Europa stessa. «Nella dichiarazione di Robert Schuman del 1950 - aggiunge il Vicepresidente nazionale di Confartigianato, Claudio Miotto - troviamo già la strada da percorrere; l’Europa non può farsi in una sola volta, né sarà costruita tutta insieme; essa può sorgere e direi 'risorgere' da realizzazioni concrete che creino anzitutto una solidarietà di fatto sui temi della disoccupazione, dell’immigrazione e la tutela del 'made in'».

Le scuole superiori
Hanno partecipato alla conferenza dibattito molti istituti superiori della città: la IIIª F del Liceo Classico accompagnata dalla prof.ssa Rosanna Rollino; IIIª B del Liceo Mazzini con la prof.ssa Rossella Danieli; la IVª Q del Ist. Geometri Cardarelli con le proff. Francesca Fontanelli e Silvia Gasparini; IIIª E del Liceo Scientifico Pacinotti con la prof.ssa Maria Letizia Laccagnina; IVª D del Liceo Artistico con la prof.ssa Francesca Lagumina; IIIª B dell’Ist. Fossati Da Passano con la prof.ssa Mara Bertolotto.

Il giorno dell'Europa
L'iniziativa di Confartigianato si colloca negli eventi della festa dell'Europa che ogni hanno si celebra il 9 maggio. Questa data ricorda il giorno del 1950 in cui vi fu la presentazione da parte di Robert Schuman del piano di cooperazione economica, ideato da Jean Monnet (cosiddetta Dichiarazione Schuman), che segna l'inizio del processo d'integrazione europea con l'obiettivo di una futura unione federale. La data coincide anche con il giorno che segna, de facto, la fine della Seconda guerra mondiale: il 9 maggio è infatti il giorno successivo alla firma della capitolazione nazista, quando furono catturati Hermann Göring e Vidkun Quisling.

Gli ospiti
Claudio Miotto, Vicepresidente nazionale di Confartigianato è il n. 2 della Confederazione della pmi che associa in Italia 700.000 imprese. Già Presidente di Confartigianato Veneto è stato tra gli ideatori a Vicenza e poi a livello nazioanle della Scuola Genitori diretta a livello scientifico dal prof. Paolo Crepet.

Mauro Ceruti, filosofo e teorico del costruttivismo, è professore ordinario di Filosofia della Scienza all'Università IULM (Libera Università di Lingue e Comunicazione) a Milano. Allievo di Ludovico Geymonat, ha svolto poi attività di ricerca a Ginevra presso la Faculté de Psychologie et Sciences des l'Éducation fondata da Jean Piaget, e a Parigi presso il Centre d'études transdisciplinaires - sociologie, anthropologie, politique del CNRS diretto da Edgar Morin. È stato membro del Comitato Nazionale per la Bioetica della Presidenza del Consiglio dei Ministri e Presidente della commissione del Ministero della Pubblica Istruzione per l'elaborazione delle Indicazioni per il curricolo per la scuola dell'infanzia e per il primo ciclo di istruzione.

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