Le donne protagoniste nel mondo del lavoro. Servono però misure di sostegno e una semplificazione burocratica

Tempo di lettura: 3 minuti
08/03/2014

In provincia di Imperia sono 891 le DONNE TITOLARI DITTE INDIVIDUALI ARTIGIANE, pari al 20,1% del totale. In pratica un'impresa artigiana su cinque è guidata al femminile. Se poi si considerano le donne con cariche in generale nelle imprese artigiane (titolare, socia od altro) il numero sale a 1.760 ma la percentuale rimane pressoché identica (18,9%). L'artigianato, pur nel momento di difficoltà economica globale, sta inoltre offrendo maggiori possibilità di contrasto alla crisi. Lo testimonia proprio il numero di donne a capo di imprese artigiane, che nell'ultimo anno è calato del 2,1% contro la diminuzione del 7,4% di quelle titolari di una ditta individuale di altre tipologie.

Complessivamente si può dire che in Italia l’occupazione femminile stia segnando una crescita dello 0,8%, rispetto alla media di quattro anni fa, a fronte di un consistente calo del 4,9% dell’occupazione maschile. Sotto questo aspetto in Liguria è  proprio la provincia di Imperia a spiccare per la maggiore partecipazione femminile al mercato del lavoro. Nell'estremo ponente ligure il TASSO DI INATTIVITÀ delle donne è infatti del 38,5%, contro una media regionale del 39,6% (la peggiore in Liguria è la provincia di Savona con il 41,4%) ed una nazionale del 46,5%. In questa statistica la provincia di Imperia, considerando solo la fascia di età compresa tra i 25 ed i 34 anni, scende addirittura al 22,3%. Nell'imperiese le DONNE CHE LAVORANO sono 38.600 (in Liguria 276.400), pari ad un tasso di occupazione femminile del 53,3% (in Italia è del 47,1%), mentre quelle in cerca di impiego sono  5.600.    

Il SETTORE PIÙ INTERESSATO è ovviamente quello dei servizi alla persona (58,8%), seguito da quello manufatturiero (18,3%), poi dai servizi alle imprese (17,3%) ed infine da quello delle costruzioni (5,5%), e da altre 0,2%.

Alla luce di questi dati, frutto di un'elaborazione dell'Ufficio Studi della Confartigianato su dati Unioncamere-Infocamere, le donne sono vere e proprie protagoniste dell’attività artigianale ed economica in generale. Una realtà quindi importante, sia locale sia nazionale, che spicca anche se rapportata con gli altri Stati. A confermare questa vocazione a ‘fare impresa’ da parte delle donne arrivano anche infatti anche i dati dell'Eurostat che rilevano il primato dell’Italia a livello europeo per numero di imprenditrici e lavoratrici autonome. Nel dettaglio, in Italia si contano 1.524.600 imprenditrici e lavoratrici autonome, pari al 14,8%, seguono la Germania (1.373.400 donne, pari al 13,4%) ed il Regno Unito (1.264.400 donne, pari al 12,3%).

“E’ però necessario che ora vengano adottate vere misure di sostegno e semplificazione burocratica, con aiuti alle famiglie – ha detto Cristina Furno, presidente provinciale di Confartigianato Donne Impresa - Noi sosterremo i trend e le vocazioni per l’innovazione e la qualità. L’obiettivo è quello di contribuire a creare un ambiente che sia fertile per l’impresa, quindi volto alla prosperità ed al benessere”.